L'appartamento è proprio all'interno dei famosissimi "Sassi" patrimonio dell'UNESCO.
Con il termine "Sassi" si intendono i due quartieri che costituiscono, insieme alla "Civita" e al "Piano", il centro storico di Matera. La declinazione al plurale, dunque, deriva da questa duplicità e non, come molti credono, dal fatto che un'abitazione o un locale all'interno di tali distretti si chiami "sasso". I Sassi si dispongono intorno e sul fondo di due solchi vallivi, plasmati dal passaggio dell'acqua, incanalata nei cosiddetti "grabiglioni" sul fondo delle stesse.
Il Sasso Barisano, ubicato lungo la strada che uscendo dalla città proseguiva verso Bari, orientato a nord-ovest, contiene portali scolpiti e fregi. Il Sasso Caveoso, che guarda a sud verso Montescaglioso, ricorda la forma della cavea di un teatro, con le abitazioni disposte a gradoni. All'interno vi sono vari quartieri, rioni e contrade così nominati: u lammòrde, u paravèse, u pendàfeche, u mòlve, u chianèdde, u casalnàve. A dividere le due valli sorge la rupe della Civita, che ospita la Cattedrale romanica. Ai piedi della Civita e al margine superiore dei Sassi giace il Piano, il centro storico post-medievale, oltre il quale si estende la Matera post-sfollamento.
Sul versante opposto della Gravina di Matera, è presente l'altopiano della Murgia, con chiese rupestri sparse lungo i pendii delle gravine, rientranti nell'istituzione del Parco della Murgia Materana e protette dalla stessa. "Grotte naturali, architetture ipogee, cisterne, enormi recinti trincerati, masserie, chiese e palazzi, si succedono e coesistono, scavati e costruiti nel tufo delle gravine" scrive Pietro Laureano nel suo libro Giardini di pietra.